La Cattedrale di Cremona
ha dato il benvenuto
a monsignor Franzini
Nella foto don Alberto Franzini durante il saluto del sindaco di Cremona
CREMONA/CASALMAGGIORE – Con il vangelo della parabola dei due figli, che incarnano due diverse possibilitĂ di “fare la volontĂ del Padre”, la parrocchia di Santa Maria dell’Assunta ha dato il benvenuto a monsignor Alberto Franzini, nuovo parroco della Cattedrale. La celebrazione ha avuto inizio alle 9,30 ed è stata seguita da una festa all’oratorio Silvio Pellico. All’ex parroco di Casalmaggiore è arrivato anche il saluto del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, con tanto di fascia tricolore al petto.
Nell’omelia il vescovo Dante Lafranconi ha rimarcato come il buon cristiano sia quello che “prima di tutto cerca di fare la volontĂ del padre, a differenza di tutti quanti si accontentano di dichiarare la fede solo a parole. Bello che in un momento come questo, in cui una comunitĂ cristiana si raccoglie insieme per accogliere il nuovo parroco, la Parola di Dio ci spinga a riflettere sul senso vero di essere cristiani. Che è questo: mettere in primo piano, assolutamente davanti a tutto, quello di compiere la volontĂ di Dio”. Il vescovo ha poi parlato dei tanti martiri che “continuano ad irrorare il terreno della Chiesa”, in nome della fedeltĂ Â a Dio. La comunitĂ deve dare il segno dell’accoglienza reciproca. “Non possiamo dirgli che troverĂ una comunitĂ perfetta – ha aggiunto mons. Lafranconi – ma trovi almeno una comunitĂ che anela a questo cammino, a questi percorsi, una comunitĂ che senta il valore della caritĂ fraterna”.
Don Franzini, nel suo breve saluto finale, ha confessato una certa emozione nell’entrare da parroco in quella Cattedrale dove 44 anni fa fu ordinato sacerdote: “D’ora in poi essa diventa la mia casa, dove si raduna ogni domenica la famiglia di Dio per rendere gloria al Signore e per ricevere da lui l’olio della consolazione e della misericordia e il vino della speranza per affrontare le tante sfide dell’oggi senza soccombere alle lamentele, allo sconforto e al cinismo». Il nuovo parroco ha quindi rimarcato la singolaritĂ del Duomo, chiesa del vescovo e dell’intera comunitĂ diocesana, dimora di tombe di santi e di vescovi, scrigno di arte che rimanda a una fede ben incarnata. Infine il ringraziamento alla comunitĂ di Casalmaggiore presente in massa e ai nuovi parrocchiani, con un accenno particolare al collaboratore don Trabucchi. A proposito della delegazione giunta da Casalmaggiore con mezzi propri dopo avere organizzato il viaggio nei giorni scorsi, prosegue per quest’ultima un periodo di tre settimane davvero intenso che si concluderĂ domenica 5 ottobre con l’ingresso ufficiale in Duomo del nuovo parroco di Casalmaggiore, don Cesare Nisoli.
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