Sabbioneta prepara
la festa per i 20 anni
della sua Sinagoga
Nella foto lâinterno della sinagoga di Sabbioneta
SABBIONETA – Risale al 16 ottobre 1994 lâinaugurazione della Sinagoga di Sabbioneta, riaperta alle visite dopo un decennale restauro, necessario a rimediare ad anni di abbandono. Eâ datata infatti 1937 lâultima lapide del cimitero ebraico di Borgofreddo: lâing. Vittorio Forti, nativo di Sabbioneta, risiedeva ormai a Milano, a testimonianza del processo che, dopo lâUnitĂ dâItalia e a causa della crisi economica che aveva colpito le nostre zone, aveva portato alla dispersione della locale comunitĂ , attirata dal dinamismo di cittĂ come Milano, Verona e Parma.
Si chiudeva dunque, dopo cinquecento anni, una vicenda che aveva preso avvio il 22 luglio 1436, quando il primo marchese di Mantova, Gianfrancesco Gonzaga, autorizzò due fratelli, Bonaiuto e Bonaventura da Pisa, a stabilirsi a Sabbioneta, aprendo un banco di prestito. Una vicenda fatta di integrazione e suggellata dalla volontĂ di Vespasiano Gonzaga, che obbligò gli ebrei a vivere sparsi fra i cattolici, ma soprattutto favorĂŹ lâattivitĂ della locale stamperia, voluta dal rappresentante della comunitĂ , Tobia FoĂ . Una stamperia di provincia, che ebbe invece un ruolo fondamentale per salvaguardare lâeditoria ebraica in tempi di sempre maggior restrizioni, che produsse lâultimo trattato del Talmud stampato in Italia, nel 1554,con una qualitĂ tipografica altissima. Restano ignote la localizzazione della stamperia, come pure della Sinagoga dellâepoca, forse nellâantico castello. La Sinagoga attuale risulta la terza voluta dalla comunitĂ a partire dal Seicento e fu progettata dallâarchitetto Carlo Visioli, nativo di Sabbioneta. Consacrata nel 1824, rappresentò un gesto di autonomia da parte di una comunitĂ in fase di emancipazione, di crescita economica e demografica, al punto che, solo due anni dopo, Donato Leone Forti donò alla Fabbriceria parrocchiale la Chiesa dellâIncoronata, sconsacrata durante la dominazione napoleonica. LâOttocento rappresenta lâepoca dei grandi personaggi locali di nascita ebraica: il generale Giuseppe Ottolenghi (1838-1904), ministro della guerra e senatore, il medico Pio FoĂ (1848-1923), emerito scienziato, precursore nella lotta contro la tubercolosi e il cancro, Senatore del Regno dâItalia.
Forti e FoĂ sono stati i due cognomi piĂš diffusi allâinterno della comunitĂ ebraica locale: nel giugno 2012 è ritornata nel cimitero ebraico la lapide di Felice Leon FoĂ (morto nel 1875), recuperata negli anni â70 del secolo scorso dallâarch. Stefano Valabrega, milanese. Allâepoca infatti il cimitero versava in stato di totale abbandono, ed è stato proprio grazie alla volontĂ della Pro Loco di Sabbioneta che, a partire dagli anni â90, quello spazio, di proprietĂ comunale, è stato recuperato. Visitabile su richiesta conserva al suo interno 49 lapidi, catalogate e trascritte nel volume âIl giardino degli ebrei, cimiteri ebraici del mantovanoâ, edito nel 2008 dalla casa editrice Giunti di Firenze.
Nel marzo 1989, lâAss. Pro Loco di Sabbioneta e la ComunitĂ Ebraica di Mantova avevano infatti firmato un primo accordo, della durata di 10 anni, per la gestione della Sinagoga. A siglarlo furono Guido Boroni Grazioli e Arrigo Vivanti, allora Presidenti. Nel 1997, durante il mandato di Umberto Maffezzoli, la ComunitĂ Ebraica di Mantova consegnò delle suppellettili da esporre in Sinagoga: il candelabro a nove bracci (HanukkĂ h), il leggio (BimĂ o TevĂ ), dei drappi per cerimonie funebri, materiale arricchito in seguito da ulteriori donazioni. Nel corso degli anni la Pro Loco ha regolarmente partecipato alla Giornata Europea della Cultura Ebraica e al Giorno della Memoria (27 gennaio), assicurando lâapertura gratuita al pubblico della Sinagoga e del cimitero ebraico, ed esponendo i preziosi volumi della stamperia ebraica, acquistati nel corso degli anni dal sodalizio sabbionetano su impulso dei Presidenti Boroni Grazioli e Maffezzoli e normalmente conservati nel Museo di Arte Sacra.
Lâarmonia di rapporti ha favorito, nel 2005, il rinnovo della Convenzione, stipulata fra i compianti Canzio Bacchi e Fabio Norsa. Non va dimenticato che il ricavato dei biglietti di ingresso alla Sinagoga rappresenta anche la principale fonte di sostentamento per la locale Pro Loco. Il 16 Ottobre 2010 la convenzione è stata di nuovo rinnovata, a firma di Alberto Sarzi Madidini e Fabio Norsa. La Sinagoga era appena stata riaperta, dopo ben 8 mesi di chiusura, nel corso dei quali era stato realizzato un importante restauro strutturale alla scala di accesso. Un deciso stop agli ingressi (e una successiva regolamentazione) è stato necessario anche nel corso dellâestate 2012, a seguito del sisma che ha interessato le nostre zone. o ignored
Nel corso degli anni numerose sono state le attivitĂ organizzate di concordo fra le due associazioni: ricordiamo lâimportante convegno sulla stamperia ebraica, tenutosi nel 2007 e che ha visto la presenza di numerosi discendenti della comunitĂ sabbionetana, fra cui diversi professori universitari attualmente residenti negli Stati Uniti. Ad aprile 2011 si è svolta la presentazione dei libri di Pia Settimi sul mondo femminile nellâebraismo, mentre, il 28 dicembre 2011, è stata la volta dellâaccensione pubblica della lampada di HanukkĂ h. Importante anche la presentazione dell’edizione 2011 della pubblicazione âVox Organalisâ, contenente il contributo di Stefano Patuzzi, ebraista e musicologo, dal titolo âEccellenze ebraiche nel 54° secolo a Mantova e Sabbioneta: stamperie e cantori fra Cinque e Seicentoâ. Iniziative coordinate da Alberto Sarzi Madidini, responsabile anche dellâorganizzazione di un corso di ebraismo, tenuto a marzo 2012 proprio dal Prof. Stefano Patuzzi, attuale Presidente dellâAss. Man TovĂ e seguito da piĂš di 70 partecipanti. Recentissima è la presentazione del volume di Ermanno Finzi, Il giusto, come palma, fiorirĂ . Demografia ebraica sabbionetana (Di Pellegrini Editore, Mantova), che ricostruisce le vicende della locale comunitĂ a seguito di importanti rinvenimenti documentali, andando a integrare i due fondamentali studi di Vittore Colorni e Shlomo Simonsohn.
Lâauspicio è che la collaborazione continui a lungo, ledor vador (âdi generazione in generazioneâ) come spesso affermava Fabio Norsa. In questâottica è nata lâidea di celebrarne la ventennale durata con una serata dedicata giovedĂŹ 13 novembre presso la Sala Rosa di Palazzo Forti, incentrata sulla presentazione del libro di Loredana Leghziel Colorni, dal titolo Corrispondenze dâamore. âio ti consacro secondo la legge di Mosè e dâIsraeleâ (Mantova, Di Pellegrini, 2014), e che tratta di due carteggi: fra Elisa De Benedetti ed Israel Moisè Levi e fra Emma Levi ed Emanuele Colorni, rispettivamente bisnonni e nonni dellâattuale Presidente della ComunitĂ Mantovana, Emanuele Colorni. I volumi saranno in vendita la sera stessa a cura della Libreria Di Pellegrini. Con autenticitĂ e leggerezza, le vicende private si intrecciano ai pubblici accadimenti, integrando sensibilitĂ religiosa e volontĂ di emancipazione fra fine â800 e primi del â900. A parlarne saranno lâautrice, il marito, Emanuele Colorni, Marcella Luzzara, studiosa di storia locale e Stefano Patuzzi. CoordinerĂ la serata lâattuale Presidente Pro Loco, Galdino Galli. Gli interventi introduttivi saranno riservati al Sindaco di Sabbioneta, Aldo Vincenzi e allâarch. Guido Boroni Grazioli, Presidente dellâAssociazione Pro Loco nel periodo dei restauri.
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