Spacchettamento Trenord, Alessandro Rosa (Listone): "Solo un danno per noi"
Se la Parma Brescia dovesse poi essere gestita da Roma, avremmo ancor più difficoltà a trovare interlocutori per farci sentire. Già non rispondono alle sollecitazioni adesso
CASALMAGGIORE – Un no netto e chiaro allo ‘spacchettamento’ di Trenord, operazione che di fatto porterebbe ad un ulteriore impoverimento della Parma Brescia. A dirlo Alessandro Rosa, consigliere del Listone.
“Non ne vedo l’utilità – spiega Rosa – perché di fatto da un monopolio passeremmo a due. Anzi, ne vedo il danno per noi. Perché già adesso, su una linea le cui condizioni sono pessime, si incontrano eccessive difficoltà . Se la Parma Brescia dovesse poi essere gestita da Roma, avremmo ancor più difficoltà a trovare interlocutori per farci sentire. Già non rispondono alle sollecitazioni adesso, figurarsi se dovremo rivolgerci poi a Roma”.
“Il gestore deve essere unico e garantire la qualità del servizio. Rispettare soprattutto la carta dei servizi. Si parla di contratti sino al 2034, un tempo troppo lungo per la gestione legata al pubblico. A questo punto si passi piuttosto al privato, si indica una gara e la si assegni a chi la vuole, con regole chiare e la possibilità , in caso di non osservanza di quanto stabilito, di poter uscire dal contratto. E si esca dal paradosso di una gestione in cui il pubblico, di fatto deve controllare e nel caso sanzionare se stesso. Con la riforma che sta avanzando il rischio che si corre è quello di vedere – da Milano in su – servizi sempre più efficenti e, nelle linee gestite da FS, la stessa qualità attuale. E questo non va bene”.
Nazzareno Condina