Sport

Nuovo palazzetto, prove
d’intesa tra la Pomì
e il comune

Il day after della “bomba-palazzetto” in città ruotava tutto attorno ad un’unica domanda: ma la nuova struttura, che potrebbe sorgere in zona Baslenga accanto alle scuole materne ed elementari, potrà davvero divenire la casa della Pomì Volley Casalmaggiore?

La risposta è un nì, nel senso che si lavorerà per arrivare ad una convergenza di intenti: intanto però l’apertura c’è ed è già un primo segnale d’intesa tra amministrazione comunale e la società rosa. Il dubbio sovvenuto a molti casalesi riguarda chiaramente la capienza: mille posti in un palazzetto sembrano tanti, troppi per una “semplice” palestra scolastica (o comunque deputata a ospitare campionati di livello provinciale o regionale, ma non nazionale), ma sono anche troppo pochi per ospitare una serie A1 (o, nel caso peggiore, una A2), dove la capienza minima garantita deve essere, salvo deroghe, di 1500 posti.

Calogero Tascarella, presidente del consiglio comunale di Casalmaggiore con delega allo Sport, chiarisce la questione: “Il palazzetto è nato per le scuole e come tale il progetto è stato inserito nel bando, anche perché questo garantisce un punteggio migliore in graduatoria. Tuttavia, non vogliamo precluderci alcuna strada”.

Tradotto: se la Pomì bussa, un posto si trova. Eccome. Il che non dipende necessariamente da una partecipazione e un contributo economico dello sponsor. Già, ma i mille posti? “Sono mille posti espandibili, per cominciare” spiega Tascarella “e si tratta di un progetto che può essere rivisto: si tratta di una struttura a moduli che possono ampliare la capienza. Il palazzetto, tengo a precisarlo, sarà polifunzionale e dovrà quindi essere adatto a eventi anche culturali, come concerti o show di vario tipo”.

Sin qui, comunque, si ragiona sulla carta: la risposta dal Ministero giungerà infatti non prima del prossimo dicembre. Ecco perché non si può andare oltre semplici congetture, per adesso. Già, ma la Pomì cosa ne pensa? “La linea della società è di non commentare, per ora” taglia corto Massimo Boselli Botturi, presidente del club “. Una scelta dettata dal fatto che ci siamo incontrati in questi mesi con il sindaco Claudio Silla e quindi eravamo a conoscenza nel progetto, ma non siamo ancora entrati nel dettaglio dello stesso”. Poi una mezza ammissione, se così vogliamo interpretarla. “Nei prossimi giorni dovremo incontrare il sindaco: non è detto che da quell’incontro non escano notizie positive”.

Comune e società, insomma, provano a stringere un’alleanza, ancora prematura ma possibile. Ora la parola passa al terzo componente di questo triangolo, il più importante: il Ministero di Roma.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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