Zani: “Mostra ignorata”
Vallari: “E’ stato
solo un disguido”

Nella foto, Paolo Zani durante l’inaugurazione della mostra al Museo del Bijou
Paolo Zani non le manda a dire nemmeno stavolta: non ha digerito il fatto che, tra le varie mostre visitate dalle autorità durante l’inaugurazione della Fiera di San Carlo, quella dedicata a Gorni Kramer e alla moda degli anni Cinquanta, ospitata dal Museo del Bijou e intitolata ‘La mia donna si chiama desiderio’, non sia – a suo dire – rientrata nel tour.
“La cosa che più mi ha rammaricato è che non si è trattato di una dimenticanza o come afferma qualcuno di ‘mancanza di tempo’ – spiega il presidente dell’associazione Amici del Museo del Bijou -. E’ stata una precisa scelta della Pro Loco di Casalmaggiore alla quale avevo, nei giorni precedenti l’inaugurazione, dato la massima disponibilità per una breve visita guidata. Si è persa una grande occasione per far conoscere a persone (le autorità, ndr) che frequentano Casalmaggiore solo in rare occasioni, una realtà viva e radicata nel territorio come il Museo del Bijou che non limita la sua attività ad una mera esposizione di raccolte ma che si sforza quotidianamente di offrire occasioni per una sua visita. La Fiera di San Carlo, come quella di Piazza Spagna, brilla per la staticità delle iniziative. Quest’anno che il programma prevedeva una novità ‘vera’ come la mostra al Bijou, la si è ignorata”.
“La tappa al Museo del Bijou è doverosa come quella al Museo Diotti, ed era prevista venerdì come negli anni passati”: risponde il presidente della Pro Loco Marco Vallari. “Si è trattato di uno spiacevole disguido, forse di una mancanza di comunicazione. Nelle tante teste che lavorano per organizzare la Fiera di San Carlo, qualcosa può sfuggire. L’inaugurazione è andata anche un po’ più lunga del previsto. Se fossimo arrivati prima all’ingresso del Museo del Bijou, avremmo trovato aperto”.
Simone Arrighi
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