Simone Raineri, addio all'armo Con il suo ritiro si chiude l'era olimpica di Casalmaggiore
Ranieri chiuderà in una gara importante, quella del weekend del 24-26 giugno a Ravenna, agli Italiani sull'otto. Che non saranno Europei, Mondiali e Olimpiadi, ma rappresentano comunque un traguardo. “Sarebbe bello salire sul podio, un’ultima volta”.

CASALMAGGIORE – Simone Raineri smette, appende il remo al chiodo, lascia l’attività agonistica. Tre modi diversi per esprimere un unico concetto: con il suo addio si chiude un’era. L’era della Canottieri Eridanea e della Casalmaggiore Olimpica. Quella che Gianluca Farina inaugurò nel 1988 e che fino al 2008, dunque per vent’anni (con una propaggine di altri quattro anni, necessaria per l’ultima apparizione a Londra 2012), è andata avanti e, mediante il passaggio di consegne con Simone, ha quasi ininterrottamente fatto sognare una città, con l’unica parentesi “vuota” di Atlanta 1996.
Non sarebbe utile, e forse nemmeno vero, dire oggi che non ci sarà più un Farina o un Raineri: non sarebbe forse nemmeno onesto nei confronti di una Canottieri dove il vate Umberto Viti è andato in pensione, ma dove altri (a partire dallo stesso Farina) hanno raccolto la sua pesante ma stimolante eredità. Certo è che, per ora, si interrompe questa striscia vincente e clamorosa, capace di portare quattro medaglie a cinque cerchi, di cui due ori, a una cittadina che, prima di allora, non aveva ancora conosciuto la gloria sportiva planetaria e immortale.
Simone smette senza la sua quinta Olimpiade, ma comunque col sorriso: avrebbe voluto salire sull’aereo per Rio de Janeiro, “magari accompagnando Desalu” ci aveva confidato, ma i piani della Federazione hanno guardato altrove. Peraltro il quattro di coppia, la barca storica di Farina, di Raineri e in generale del canottaggio azzurro (fratelli Abbagnale compresi), non andrà in Brasile, non qualificata, un vero smacco. Ma non si dica nemmeno che la carriera di Simone finirà in modo triste: Ranieri chiuderà infatti in una gara importante, quella del weekend del 24-26 giugno a Ravenna, agli Italiani sull’otto. Che non saranno Europei, Mondiali e Olimpiadi, ma rappresentano comunque un traguardo. “Sarebbe bello salire sul podio, un’ultima volta” ha confidato al “Piccolo” di Cremona il ragazzo di quasi 40 anni che da bambino, dopo il successo di Farina a Seoul scrisse sul proprio quaderno alle elementari “Simone Raineri, futuro campione olimpico”.
Era scritta nel destino, oltre che in quel quaderno, questa staffetta. E nel lavoro di papà Pietro, che tuttora segue i ragazzini dell’Eridanea. I futuri, chissà, campioni olimpici. Il prossimo cambio di testimone sembra lontano, ma non si può mai sapere nello sport. Intanto a Simone, che non dimentica lo sponsor E’ Più capace di sostenerlo nella rincorsa degli ultimi tre anni, va il grazie di tutta Casalmaggiore. La quinta Olimpiade non è arrivata, ma è stata comunque una splendida vogata.
Giovanni Gardani