Andrea Devicenzi, la sfida in Perù: un duro che non perde mai la tenerezza
Andrea, Iron Man, riesce, con l'ausilio di una sola gamba a fare quel che le persone 'normali' difficilmente riuscirebbero a portare a termine con tre. Ora è in Perù: 1.200 km in Mtb da Lima a Cusco e 4 giorni di trekking con le stampelle

MARTIGNANA PO – ‘Bisogna essere duri, senza mai perdere la tenerezza’. Potrebbe essere questo – lo stesso del ‘Che’ – lo slogan di Andrea Devicenzi. Perché lui un ‘duro’, uno che non molla mai, lo è davvero. Senza ombra di dubbio. Anche se il suo pensiero è sempre rivolto alla sua famiglia, ai bambini e alla gente semplice incontrata per strada, ai ricordi da portarsi addosso, da far sedimentare dentro per poi poterli raccontare. Per spiegare che nulla è impossibile se lo si vuole davvero e se ci si impegna per raggiungerlo.
Andrea, Iron Man, riesce, con l’ausilio di una sola gamba a fare quel che le persone ‘normali’ difficilmente riuscirebbero a portare a termine con tre. Lo scorso 25 luglio, Devicenzi è partito per un’altra impresa, questa volta in Perù: 1.200 km in Mtb da Lima a Cusco e 4 giorni di trekking con le stampelle. Obiettivo: raggiungere Machu Picchu. Il percorso in bici volge al termine, ora inizia la parte più massacrante, considerando che quella già affrontata non è stata un gioco. 8 giorni per percorrerere in mountain bike 1.200 km della “Panamericana sud”, la strada che costeggia la costa del Pacifico, attraversando paesaggi sempre diversi, incontrando gente, emozionandosi.
Ora inizierà il trekking attraverso le montagne, seguendo l’antico cammino percorso dagli Inca più di mezzo millennio fa. Un sentiero fatto di pietre, scale e gallerie attraverso strade che portano dalla gola del fiume Urubamba (a 2350 mt) alle cime della Ande (a 4200 mt). Dicevamo della tenerezza. La si percepisce – anche per chi non lo conosce – nel messaggio lasciato poche ore fa: “Quasi 11 ore, ed anche la tappa di oggi l’abbiamo conclusa, tra momenti difficili, caldi, freddi e magici. Nona tappa di undici, tra le più difficili dove c’è stata molta salita, ma con meno pendenza rispetto ai giorno scorsi. Oggi nelle numerose ore di silenzio che regna in queste mie giornate, pensavo alla partenza da casa, il bacio alle mie tre donne, il momento del decollo, la giornata a Lima ed ai primi chilometri percorsi sulla Panamericana, alle persone che ho incontrato, i momenti vissuti ed al sudore che ho inevitabilmente fatto cadere sull’asfalto poi… un colpo di pelle d’oca mi ha completamente avvolto il corpo, quando la mia mente è andata a ripensare quali sono le due mete principali di questo viaggio. Domani arriverò nella capitale Inca, Cuzco. Un sogno! Sara poco rimanerci solo una giornata, ma sufficiente per guardarne alcune delle sue meraviglie. Poi il 7 mattina, partirò per 4 giorni di trekking per raggiungere Machu Picchu”.
Tantissimi quelli che stanno seguendo le sue imprese – che ci racconterà personalmente appena tornato a casa – nella pagina facebook PERUn viaggio. Tantissime ed indimenticabili le sue emozioni che riesce a far vivere anche a chi lo segue. Perché in queste terre che si appoggiano al fiume, in queste terre di sudore, coraggio e fatica una certezza c’è sempre per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ed ancor più la fortuna di essergli amico e parlare con lui: Andrea c’è, e arriverà in ogni luogo in cui si prefigge di andare. Lui che è un duro, in grado di non perdere mai il dono della semplicità e del sorriso.
Nazzareno Condina