"Ponte Po, basta parole, serve agire". Ferroni 'barricadero' disposto ad occupare il ponte
“Se vedrò che qualcosa non va, o se vedrò che resteremo imbrigliati nei soliti ritardi politici e burocratici, sono disposto ad occupare il ponte o a bloccare la rotonda come atto dimostrativo. In questi giorni sento tanta gente delusa, sconfortata, arrabbiata"

CASALMAGGIORE – Le idee, si sa, fanno cammini strani. Possono partire stupide e diventare intelligenti a seconda di chi se ne fa portavoce. Ci ride sopra Orlando Ferroni, con ironia, convinto che il genio pontieri lo si sarebbe dovuto coinvolgere da subito. E convinto come quando la propose dell’idea che ha un padre, al tempo unico, lui stesso.
Era un’idea del tutto logica. E l’impegno di sindaci ed amministratori su questa strada dimostra proprio questo. Non tanto per il ponte in barche – sarà il genio a dire se è fattibile e se possono essere superati alcuni problemi che ci sono ma quantomeno per un consulto. Per capire se c’è una strada percorribile per alleviare i problemi. “Mi fa piacere che adesso si pensi al genio pontieri. Quando lo dicevo io ci ridevano sopra. Ora lo chiedono i sindaci e le province. Segno che l’idea è diventata intelligente”.
“Fossi io il sindaco mi incatenerei lassù, sino a quando non si fa qualcosa di serio e di concreto. Da quando è stato chiuso ad oggi, non si è fatto nulla, o quasi”.
Sono tante le considerazioni da fare, prima di tutto quelle di natura economica. Viadana-Parma sono 31 km. 13 quelli che separano Casalmaggiore da Viadana. 44 km complessivi contro i 22 km di chi, da Casalmaggiore si sposta a Parma. 22 km in più, 44 tra andata e ritorno. mediamente circa 2 litri e un po’ di gasolio. 3 euro in più al giorno, che per 20 giorni lavorativi fa 60 euro. 660 euro considerando 11 mesi lavorativi in un anno. Una bella cifra.
“Ho fatto i calcoli col mio direttore di banca, inserendo più variabili e più viaggi, compresi mezzi pesanti e calcolando su 365 giorni l’anno, dati di percorrenza del ponte alla mano. Arriviamo e superiamo i 40 milioni di euro di spese in più. Una cifra pazzesca. Che merita rispetto ed attenzione. Proporrò al comune di Casalmaggiore, anche per tenere desta l’attenzione che quei tabelloni luminosi che ci sono in piazza e nelle frazioni che nessuno guarda riportino una sorta di Telethon al contrario, con quanto spende il territorio ogni giorno per questo disagio. Ed inserendo anche i maggiori costi per le aziende in tempi e personale. E, fosse possibile, anche le commesse che si perderanno per la minore competitività dovuta a tutti i fattori legati alla chiusura del ponte. E soprattutto veglierò affinché non si perda un solo minuto in chiacchiere. Non mi è piaciuto Sorte, lo dico apertamente anche se fa parte dell’area mia di riferimento. Ma chi mi conosce sa che io non guardo ai partiti, mi interessano poco, guardo all’efficacia delle azioni e per ora di azioni efficaci ne ho viste ben poche. Le parole non servono a niente, restano solo parole se poi a quelle non seguono gli atti pratici”.
L’ultima battuta è proprio sull’agire: “Se vedrò che qualcosa non va, o se vedrò che resteremo imbrigliati nei soliti ritardi politici e burocratici, sono disposto ad occupare il ponte o a bloccare la rotonda come atto dimostrativo. In questi giorni sento tanta gente delusa, sconfortata, arrabbiata, che non vede soluzioni in vista né prospettive per il domani e teme per il proprio lavoro e per l’aumento delle spese. E mi chiede di andare avanti. E’ a loro che dobbiamo delle risposte, è a loro che le deve la politica. E che siano atti concreti, non le solite storie”.
Nazzareno Condina