Stazione, mozione per ristabilire una soglia minima di decenza
Se Trenord, o RFI, non vogliono farlo, deve essere il sindaco ed il consiglio comunale ad imporlo, facendo tutto ciò che è necessario al fine.

CASALMAGGIORE – La stazione deve essere riportata ad un livello – quantomeno minimo – di decenza. E se Trenord, o RFI, non vogliono farlo, deve essere il sindaco ed il consiglio comunale ad imporlo, facendo tutto ciò che è necessario al fine.
Il fine è quello di avere un servizio degno di un paese civile. Questo chiede una mozione, a firma congiunta di CNC (Pierluigi Pasotto, Mirca Papetti e Calogero Tascarella) e Listone (Alessandro Rosa e Giovanni Vitolo). Che gli amministratori, anche per orgoglio ed appartenenza, mettano da parte un poco di diplomazia (che scarsissimi risultati ha dato sino ad oggi) ed indossino l’elmetto.
“Casalmaggiore la Nostra Casa e il Listone una comunità che dialoga – si legge nel testo della mozione – dato che a seguito dell’esposto da parte del comitato Treno Ponte Tangenziale in merito alle problematiche legate all’utilizzo della stazione ferroviaria di Casalmaggiore, è giunta lettera da parte di ATS Valpadana (prot. 84272/17 del 20 dicembre 2017) nella quale, tra le varie, si invita il sindaco Bongiovanni a “richiedere a chi ne ha titolo” di garantire la possibilità di utilizzo di servizi igienici per il pubblico, così come di mettere a disposizione un locale di attesa, possibilmente riscaldato durante la stagione fredda al fine di prevenire ogni potenziale problematica igienico sanitaria.
Rilevato che monitoraggi effettuati in periodi nei quali il ponte sul Po era ancora transitabile ai mezzi, avevano già evidenziato che la media dei pendolari, in ogni caso si attestava attorno alle 500 unità. Constatato che la stazione ferroviaria di Casalmaggiore è tempo che torni ad essere un luogo decoroso, accogliente e chi deve si assuma la responsabilità di ogni disservizio.
Propongono di emanare ordinanza contingibile ed urgente, che sia altresì il comune di Casalmaggiore a farsi carico della riapertura e pulizia dei servizi igienici della stazione, ampliando convenzione in essere per gli uffici comunali. Che lo stesso comune di Casalmaggiore si rivolga, attraverso gli idonei canali verso RFI, Trenord e Regione Lombardia per i costi sostenuti e non dovuti. Che il consiglio comunale attraverso questa mozione rediga una lettera di protesta ufficiale, firmata da tutti i consiglieri, nei confronti dell’assessore Alessandro Sorte e del presidente Roberto Maroni, perché intervengano attraverso i loro uffici, a sanare immediatamente questa inaccettabile condizione. Che venga inviata immediatamente segnalazione ufficiale anche a POLFER per denunciare lo stato delle cose. Che il comune, come già annunciato dallo stesso sindaco Bongiovanni, si attivi per valutare la possibilità di chiedere i danni a Trenord e RFI per le condizioni inaccettabili in cui sono costretti a viaggiare i pendolari della linea Ferroviaria Parma Brescia”.
Nazzareno Condina