Lettere

Abbiamo mostrato
di essere forti nel
Covid, continuiamo

da Anna Lottici

Caro direttore,

Sono passati mesi, da quando è scoppiata l’epidemia qui in Italia, il lock down ci ha aiutato a ridurre i casi, ma sono troppi i morti, troppa l’incoscienza delle persone che potrebbe fare molto e non fanno, che si nascondono nelle loro posizioni privilegiate. L’eterno problema italiano è la disorganizzazione sanitaria, economica e politica e ne fanno le spese i poveri cittadini nella vita di ogni giorno. Non eravamo preparati ad una simile emergenza sanitaria, le nostre strutture pubbliche sono scarse di mezzi e di strutture, mancano infermieri e medici nei reparti, mancano attrezzature all’avanguardia ed adeguate, mancano posti letto, medicine…siamo alle solite manca l’ efficienza di un sistema che da sempre è pieno di corruzioni, di lavori fatti in tempi lunghi, di strutture pronte mai approvate o usate. E ricordo il buon detto di un contadino, che nella sua ignoranza aveva capito tutto:” se ho una gallina malata la isolo dalle altre, altrimenti pure queste si ammalano”. Nonostante l’ignoranza parole sante. Forse bastava non gridare “al lupo al lupo”, ma tirar fuori il denaro e far tamponi a tutti, isolando i contagiati, bastava avere strutture più adeguate, prendere precauzioni da subito, senza pensare che tanto tocca sempre agli altri ed a noi no ci riguarda. Ed ora che siamo più liberi, che i casi son calati, stiamo piano piano nella nostra assurda incoscienza, diventando imprudenti, e nei paesi piano piano stanno risalendo i casi. Inutile finchè il virus non sarà debellato dobbiamo osservare ancora le precauzioni, nonostante il caldo, la nostra voglia di libertà, la necessità della ripresa economica, altrimenti questa “croce” non finirà mai. Lo so che è dura, ma se negli anni passati, quando imperava la peste, l’uomo con meno cultura di oggi certamente e meno sviluppo scientifico e medico, è riuscito a debellare la peste, con l’isolamento e le cure noi non dovremmo dimenticarci del passato e nella nostra superficialità lasciar correre. Se vogliamo uscire, ci deve essere la collaborazione di tutti, il rispetto degli altri e delle precauzioni, quasi alla lettera, e la volontà di sconfiggerlo davvero il virus, non sarà facile, ma abbiamo dimostrato di essere forti nei mesi passati, di saper rispettare le regole, non cadiamo in un bicchier d’acqua ora, per stanchezza, menefreghismo, perchè i casi sono diminuiti, non è ancora finita, finchè non avremmo vinto questo virus la battaglia non è vinta, cerchiamo di prenderne coscienza tutti.

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